La trentesima edizione di Ecosistema urbano, un’indagine di Legambiente e Ambiente Italia sul benessere ambientale delle città italiane, rivela che le prime dieci posizioni rimangono invariate rispetto al 2022.
Le grandi città italiane, come Venezia (11ª) e Bologna (23ª), non si posizionano tra le prime, e purtroppo Catania e Palermo si posizionano tra le ultime.
Tuttavia, il valore medio delle prestazioni delle 105 città esaminate è aumentato, segnando un passo positivo verso una maggiore sostenibilità.
Il quadro generale non è scoraggiante
Questo studio annuale costituisce una panoramica completa sulla salute delle città italiane, considerando vari indicatori ambientali, sociali ed economici.
Quest’anno, l’attenzione è stata focalizzata sui progressi compiuti nel ritorno alla normalità dopo l’era della pandemia.
Nonostante le sfide, ci sono segnali positivi, e le città stanno cercando di adottare misure per migliorare la loro sostenibilità.
Effetti positivi della normalità post-pandemia
Il valore medio delle performance si è spostato in avanti del 3%, passando dal 53,41% di 12 mesi fa al 56,41% attuale. Trento, Mantova e Pordenone sono le prime tre città della classifica, superando il 80%.
L’anno precedente, Bolzano, ora nona, si era fermata al 79%. Questo aumento è un indicatore positivo del progresso verso città più sostenibili.
Per ottenere un effetto post-pandemia favorevole, è stato dunque necessario superare il 2020 e il 2021. Questi anni sono stati estremamente sfidanti per le città italiane, ma ora stanno cercando di riprendersi e migliorare le proprie prestazioni.
I punti deboli: perdite idriche e mobilità
Nonostante i progressi, ci sono ancora notevoli sfide da affrontare. Le perdite nella rete idrica sono aumentate leggermente, con il 36,2% dell’acqua potabile che non raggiunge i rubinetti in alcune città. Questo è un problema che richiede interventi urgenti.
Inoltre, la motorizzazione urbana rimane un problema, con molte città che superano la soglia di 50 auto ogni 100 abitanti. Solo Genova e Venezia rimangono sotto tale soglia.
La dipendenza dall’uso dell’auto è un ostacolo alla riduzione dell’inquinamento e alla promozione di alternative sostenibili.
I record: chi è salito in classifica
Le prime posizioni, in generale, sono dominate dal Nord-Est del Paese, con Trento al primo posto. Mentre Mantova ha guadagnato otto posizioni ed è ora seconda nella classifica generale, grazie alle sue zone a traffico limitato.
La Spezia è salita dalla nona alla sesta posizione, dimostrando un miglioramento significativo. L’Emilia Romagna è ben rappresentata da Reggio (quinta) e Forlì (ottava).
Cosenza, nel Sud, mantiene posizioni di alto livello grazie alla sua sicurezza stradale e alle sue aree verdi.
La leadership di Trento
Trento guida la classifica con un punteggio dell’85,9%, grazie ai progressi in vari settori rispetto all’anno precedente. Tuttavia, tra questi non c’è la raccolta differenziata, per cui la città appare al settimo posto, con una quota di separazione dei rifiuti che è scesa all’82,5%.
Nonostante ciò, Trento ha ottenuto un bonus importante, dimostrando l’importanza di adottare misure positive in diversi ambiti.
Le città meno performanti
Palermo e Catania confermano la loro bassa posizione in classifica. Entrambe le città registrano scarse prestazioni nella gestione dei rifiuti e nel trasporto pubblico.
Catania è al 101º posto nella raccolta differenziata, mentre Palermo è ultima, con solo il 16,3% di buona gestione dei rifiuti. Entrambe le città hanno bisogno di migliorare la cultura civica e la gestione dei rifiuti. Questi dati mettono in evidenza la necessità di un intervento urgente per affrontare le sfide ambientali e promuovere la sostenibilità.

Gli sforzi dei nuovi sindaci
I dati dell’indagine si riferiscono al 2022, e i nuovi sindaci di Palermo e Catania, Roberto Lagalla ed Enrico Trantino, hanno appena iniziato i loro mandati. Entrambi riconoscono la necessità di migliorare la situazione e stanno cercando soluzioni.
Lagalla punta a utilizzare fondi del Pnrr e risorse dell’UE per migliorare l’igiene urbana e la mobilità. Trantino sottolinea l’importanza della cultura civica e annuncia iniziative per migliorare la raccolta differenziata e promuovere il trasporto pubblico.
Entrambi i sindaci sono consapevoli delle sfide e si impegnano a lavorare per rendere le loro città più sostenibili e vivibili.
Legambiente 2023: tra sfide e progressi
In conclusione, l’edizione 2023 di Ecosistema urbano rivela sia progressi che sfide nelle città italiane verso una maggiore sostenibilità. Mentre alcune città si distinguono per le loro prestazioni ecologiche, altre devono ancora affrontare problemi cruciali per il benessere dei loro ecosistemi.
Tutti i sindaci delle città stanno lavorando per affrontare queste sfide e promuovere un futuro più verde per le loro città. Ma questo, senza la cittadinanza, non basterà: la sostenibilità urbana rimane una priorità importante per l’Italia e richiede un impegno continuo da parte di tutti i cittadini e delle autorità locali.