Se esiste una regione dove la contaminazione culturale – e di conseguenza culinaria – ha un peso enorme, questa è la Sicilia.
Un giorno nell’isola basta per capire che ci si trova in un luogo dove il tempo si è fermato, e si è fermato in punti diversi della storia, in base a cosa ci troviamo davanti. Da una camminata tra i templi dell’antica Grecia, alle influenze arabe, fino a quelle spagnole e barocche: tante storie concorrono a rendere la Sicilia un viaggio nel tempo, perché nei secoli in quelle terre si sono incrociati tanti popoli e tante tradizioni.
I dieci migliori ristoranti della Sicilia
E se si parla di storia e tradizioni, in Italia, al primo posto ci viene sempre in mente il cibo, e al secondo posto viene un grande languorino in bocca.
Dunque per la somma gioia dei gourmet, che siano stranieri desiderosi di novità o italiani a caccia di emozioni, iniziamo un viaggio attraverso l’isola siciliana, facendo tappa nei suoi dieci ristoranti migliori.
Nangalarruni – Castelbuono (PA)
Non si può non partire da una delle più famose trattorie siciliane, ai vertici in tutte le guide culinarie. La cucina è quella delle Madonie: precisa e golosa in ogni piatto, dall’antipasto misto sino alle ‘testa di turco’, tipico dolce locale. Se in stagione, non ci si deve mai azzardare a saltare le proposte con i funghi. Il tutto è cullato da un ambiente informale, dove però si nasconde una cantina stellare.
Caupona Taverna di Sicilia – Trapani
In pieno centro di Trapani, si trova una piccola osteria dove pur rispettando la tradizione e il territorio, si servono piatti più contemporanei e sperimentali, anche a livello estetico. La cantina è ricca di prestigiose etichette siciliane e all’interno del menù consigliamo l’antipasto del Monsù, rigatoni all’amatricana di tonno, cuscsu di pesce e polpette al nero di seppia.
Fratelli Borrello – Sinagra (ME)
La trattoria dei Fratelli Borrello è un’istituzione nel comprensorio dei Nebrodi, ossia il regno del suino nero. Situata all’interno dell’azienda agricola di famiglia, si specializza in carni e salumi, affiancati nel locale in vecchio stile dalle immancabili paste fatte in casa. La grigliata mista è il semplice, ma micidiale piatto da provare assolutamente.
Andrea – Palazzolo Acreide (SR)
Andare a trovare Andrea è una tappa obbligatoria per chi vuole scoprire la cucina iblea in un ambiente di classe. La grande tecnica del cuoco vuole valorizzare al meglio la materia prima, riservandoci però qualche sorpresa. Si consigliano i ravioli di ricotta con mandorle, l’agnello croccante con frutta e ortaggi e la tuma in pastella con farina di piselli. Dulcis in fundo? Crema di carruba.
Terracotta – Agrigento
Terracotta è una suggestiva osteria al centro di Agrigento dove la cucina racconta la Sicilia con modernità e rispetto, in ogni piatto del menù. L’esempio è dato dalle Tagliatelle di farina di lenticchie di Villalba con carciofi croccanti, scorza di limone e bottarga di pesce spada. Ottima anche la carta dei vini e i dolci della casa.
Corona – Palermo
Il pesce è il punto forte della costante ricerca culinaria della famiglia Corona. Molto amata dai gourmet palermitani, alcune specialità sono ‘must’ per chi siede – anzi, per chi visita il capoluogo siciliano – : gli spaghetti con i ricci, le sarde a beccafico, l’insalata di mare. Queste prelibatezze, insieme al cannolo ‘petaloso’, vi conquisteranno subito.

Cucina e Vino – Ragusa
Come rendere tutti gli scalini di Ragusa Ibla piacevoli? Con una meta da leccarsi i baffi. E proprio nel cuore del centro, non distante dal Duomo, si può trovare un angolo elegante dedicato al buon gusto. Da Cucina e Vino si trovano piatti tradizionali e ben riusciti, tutti a base di prodotti locali selezionati con cura. A voi la scelta tra i nostri consigli: Vastedda del Belice con caponatina, zitelle al sugo di pomodoro e melanzane, bocconcini di spatola con cipollata e aceto balsamico, trippa e baccalà.
Casa & Putia – Messina
In posizione centralissima, questa “casa e bottega” è diventata uno dei posti più frequentati dai buongustai. La proposta gastronomica stupisce sempre con spunti interessanti in continuo aggiornamento, mentre continua a valorizzare le materie prime isolane di qualità. Si consiglia di partire dall’insalata pantesca. Per niente banale la carta dei vini, tutti siciliani.
4 Archi – Milo (CT)
Nel caso vi andasse di assaggiare le tagliatelle ai funghi dell’Etna, ma anche il tipico macco di fave con il finocchietto selvatico, o lo stocco alla messinese, la cucina di Lina dei 4 Archi a Catania farà al caso vostro. Pane e pizza a lievitazione naturale cotti in forno a legna in un’osteria dall’atmosfera accogliente, informale e calorosa.
U Locale – Buccheri (SR)
Con U Locale ci troviamo in un’antica casa contadina, ben adattata, dove i fratelli Formica propongono una cucina di terra bio, super stagionale e ricca di proposte vegetali. Tante le specialità, a partire dai taglierini dei Monti Iblei, fino al cosciotto di maiale alle mandorle. Incredibilmente buono il cannolo alla ricotta, che supera persino gli alti standard siciliani.

Gente di Mare – Acireale (CT)
Dimenticare i locali turistici, e dimenticate anche il menù. Qui i piatti vengono raccontati di persona e la maggior parte di essi viene creata in base al pescato del giorno della cooperativa di pescatori, proprietaria della trattoria. Piatti semplici e ricette spesso antiche con un’unica costante: si parte sempre dal pesce ‘povero’. Ma basterà una forchettata delle linguine ‘sciara di mare’ per immergersi in un viaggio ricco di gusto.