Arriva da Palermo la storia che racconta – davvero – cosa voglia dire ‘dedizione allo studio e al sacrificio’ per raggiungere i propri obiettivi. Parliamo di quello che è successo a Dario Matranga, un giovane 34enne che mercoledì 28 giugno è stato proclamato dottore in ‘Servizi giuridici per l’impresa’, mentre si trovava al pronto soccorso del Policlinico. ‘Un’aula’ molto speciale, se così la vogliamo chiamare. Ma cosa ci faceva Matranga al Policlinico? A seguito di un serio impatto fra il suo motorino e un’auto la mattina poco prima delle ore 11, il giovane era finito in ospedale.
Tuttavia, la voglia di laurearsi è stata più forte delle ferite riportate. Infatti, a seguito dell’impatto in via Roma, l’Università aveva deciso di posticipare a settembre la laurea del 34enne. Nulla da fare. La proclamazione, infatti, è avvenuta intorno le ore 16.30, dopo che lo stesso Matranga ha chiesto di potersi collegare in videoconferenza con la commissione esaminatrice.
Il racconto
“Nell’incidente il mio telefono si è rotto, così ho domandato in prestito un iPad al personale sanitario. Dalla saletta ‘codice rosso’ ho potuto conseguire la laurea triennale”, ha raccontato a PalermoToday Matranga, papà di una bambina di quasi un anno.

Il neo laureato, tuttavia, dopo l’incidente aveva perso i sensi. Ma grazie ai soccorsi, la situazione è potuta rientrare velocemente. “I soccorsi, fortunatamente, sono stati immediati, e alle 11.15 ero già in ospedale. Il mio turno al pronto soccorso è toccato pochi minuti prima della laurea, ma ho chiesto ai dottori di posticipare di qualche minuto la visita”.
“Inizialmente si temeva una frattura alle gambe, mi hanno dimesso con una prognosi di 20 giorni. A breve dovrò fare una risonanza magnetica per una sospetta rottura dei legamenti. Nonostante il dolore sono felice di poter raccontare questa avventura da film, e che non sia successo qualcosa di più grave”, ha poi raccontato Matranga.
Soddisfazione e festeggiamenti
Tanta soddisfazione, dunque, ma anche un pizzico di paura. Ora mancherebbero solo i festeggiamenti, che però sono stati posticipati a dopo la ripresa. “Ero in giro con il mio vespone proprio per gli ultimi preparativi in vista della laurea. Dovevo ritirare la tesi al centro stampa e la torta in pasticceria da portare alla sala banchetti che avevo prenotato. Non è stato possibile fare niente di ciò. In questa storia, c’è però un lieto fine che fa passare in secondo piano l’incidente. Per stappare lo champagne non mancherà tempo“, ha concluso il giovane.