Nel carcere minorile Malaspina di Palermo esiste un biscottificio che permette ai detenuti di costruirsi un futuro realizzando prodotti da forno. Si tratta di “Cotti in fragranza”, progetto nato nel 2016 e che sta ottenendo grande successo
Uno spazio in cui crescere e costruirsi un futuro migliore. È ciò che è stato creato nel carcere minorile Malaspina di Palermo e che negli ultimi sette anni ha portato molti giovani detenuti a produrre milioni di biscotti e a imparare un lavoro.
Stiamo parlando di “Cotti in fragranza”, impresa civile fondata nel 2016 da Lucia Lauro e Nadia Lodato.
Produrre biscotti per un futuro migliore
“Cotti in fragranza” è un vero e proprio biscottificio creato nel carcere Malaspina di Palermo e che ogni giorno permette a giovani detenuti di riabilitarsi e dare un proprio contributo concreto alla società.
Un contributo che, tradotto in numeri, ha visto circa 7 milioni di biscotti prodotti negli ultimi sette anni, per un corrispettivo di oltre 108.000 confezioni vendute.
A questi dati si devono aggiungere gli oltre 4.500 chili di grandi lievitati prodotti negli ultimi tre anni e venduti in tutta Italia.

Si tratta di prodotti che vengono realizzati in un laboratorio collocato all’interno del perimetro carcerario, a duecento metri dalle celle, e la cui vendita viene sponsorizzata attraverso un’attività di marketing specifica.
Dal banco allo scaffale, ogni fase di produzione e vendita prevede la partecipazione dei giovani detenuti, ai quali in tutti questi anni sono stati così insegnati diversi lavori.
È, infatti, opportuno sottolineare che “Cotti in fragranza” ha permesso di realizzare 54 corsi professionali (come stage, tirocini, contratti di vario genere, ndr) e, grazie a una collaborazione con il Tribunale di Palermo, recentemente sono stati anche accolti 11 percorsi di pubblica utilità nel settore della ristorazione.
Un esempio virtuoso, dunque, di come anche in carcere si possa imparare un mestiere e coltivare l’ambizione di poter vivere una vita migliore non appena si avrà finito di scontare la propria pena.
Per questo, anche altre realtà come il Laboratorio Buoni Dentro dell’IPM Beccaria e della Casa Circondariale di San Vittore a Milano o Il Forno dei Briganti dell’Istituto Penale per Minorenni di Potenza hanno dato vita a progetti simili (presenti localmente anche in diverse altre carceri d’Italia, ndr).
Traguardi passati e futuri
Dalla produzione dei biscotti alla progettazione di un piano marketing e di vendita, passando anche per la scelta del nome, i detenuti partecipano a ogni fase del progetto “Cotti in fragranza”.
Sono loro i veri protagonisti di quella che può essere definita un’azienda, cresciuta enormemente dal 2017 a oggi.
Inizialmente i biscotti e i diversi prodotti venivano venduti a piccole botteghe equosolidali di Palermo.
Ora la vendita si è allargata su scala nazionale, grazie anche al prezioso supporto offerto da Gruppi di Acquisto Solidale e di Legacoop Sicilia Occidentale.

Una crescita che nel 2018 ha portato addirittura a inaugurare un secondo nucleo operativo nel quartiere di Ballarò, all’interno di Casa San Francesco, dove vengono realizzati prodotti da forno dolci e salati, oltre che pasti per le mense cittadine, per i catering e le diverse attività di turismo sostenibile.
Nel convento dal 2019 è presente anche il primo bistrot di “Cotti in fragranza: al Fresco” e il progetto è approdato fin in Belgio.
Il prossimo grande obiettivo sarà, invece, quello di realizzare uno spazio con 16 alloggi a scopo ricreativo per turisti, sempre presso Casa San Francesco.
Un’iniziativa volta al sociale e che ha già trovato il sostegno di Fondazione Con il Sud, Fondazione San Zeno e Fondazione Prosolidar, tre fondazioni private grazie al cui aiuto si potrebbe presto creare una struttura che possa insegnare ai giovani detenuti a lavorare anche nel settore alberghiero.