L’anno di svolta è il 1693, quando un devastante terremoto sconvolge la millenaria storia greca, bizantina, araba e normanna. Ciò che segue è una straordinaria opera di ricostruzione che, in soli 50 anni, trasforma il sud-est della Sicilia, in particolare il Val di Noto, in un autentico scrigno di bellezza raffinata.
Le nuove costruzioni si distinguono per uno stile unico, tanto che sono state definite come il tardo barocco siciliano, un patrimonio UNESCO che merita di essere ammirato almeno una volta nella vita. E dove si possono ammirare?
Barocco siciliano: una passeggiata tra capolavori d’arte e storia
Siracusa e il quartiere Ortigia
La meravigliosa Siracusa, incastonata come una gemma nel cuore della Magna Grecia. La sua affascinante Ortigia, quartiere antico, riserva emozioni che ti catapulteranno nel mondo del barocco siciliano. Anche se non fa parte dei famosi siti UNESCO del tardo barocco in Val di Noto, Siracusa ti offre un bagaglio storico e artistico di inestimabile valore.
Chiamata la “Città Bianca della Sicilia” per i suoi dettagli in pietra arenaria giuggiulena, questa perla accoglie millenni di storia, abbracciando l’epoca greca fino ai sontuosi arredi barocchi.
Il luogo imprescindibile del tuo tour nel barocco siciliano sarà la splendida piazza Duomo, una delle piazze più suggestive non solo a Siracusa, ma anche nell’intera Sicilia.
Qui regna sovrano il Palazzo Vermexio, elegante gioiello architettonico in stile settecentesco che svolge l’importante ruolo di Municipio. Nell’incantevole piazza potrai anche ammirare Palazzo Beneventano del Bosco, Palazzo Vescovile e la chiesa di Santa Lucia alla Badia. Ma la vera sorpresa nascosta all’interno di quest’ultima ti lascerà a bocca aperta: una magnifica e inattesa opera di Caravaggio del 1608, “Il Seppellimento di Santa Lucia”.

Catania, la magnifica città ai piedi dell’Etna
Catania è una città che brucia di vulcanica passione. Le sue radici affondano nel vulcano, che ne permea ogni aspetto, sia in modo positivo che negativo. Il vulcano è presente nel suo nome (katà e Aitné, “appoggiata all’Etna” in greco), così come nei suoi palazzi, costruiti con pietra lavica. Perfino nella cucina locale, dove l’arancina, un prezioso tesoro gastronomico, ha la forma che ricorda sospettosamente… indovinate un po’ cosa?
È proprio il vulcano che, nel 1669, ha impresso profondamente il suo marchio sulla città con un’eruzione terribile, precedendo di ventiquattro anni il disastroso terremoto che ha devastato il Val di Noto.
Via dei Crociferi è la strada per eccellenza del barocco. Nel XVIII secolo, una folle storia narrava di un cavallo senza testa che si aggirava per la zona. Non avrete certo l’occasione di incontrare questa creatura, ma avrete il privilegio di ammirare splendidi palazzi, chiese e conventi, concentrati in soli 200 metri di passeggiata.
Scoprire Catania è un’esperienza straordinaria. Ogni angolo della città racconta una storia millenaria, intrecciando le sue vicende con il vulcano che la ha plasmata. Emozionatevi di fronte ai suoi tesori architettonici, assaporate le delizie culinarie e immergetevi nella sua vibrante cultura. Catania è una testimonianza vivente della grandezza dell’uomo e della potenza della natura.
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Ragusa: la città aristocratica
Il motivo principale per visitare Ragusa? Non uno, ma ben diciotto. Sì, perché questa città vanta ben diciotto monumenti che sono stati proclamati Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Questi tesori architettonici si trovano sia nella parte antica della città, Ibla, sia nella sua controparte più moderna, Ragusa Superiore, costruita dopo il devastante terremoto del 1693.
Nonostante la tragedia, l’antico centro storico di Ragusa non è mai stato abbandonato dall’aristocrazia locale. Anzi, questa élite ha avuto l’ambizione di rifondare la città in modo ancora più raffinato e opulento rispetto al passato. Le strade e le vie intrecciate sono fiancheggiate da magnifici palazzi signorili, cortili nascosti, case di pietra e chiese che sembrano dei veri e propri gioielli.
Tra le chiese più affascinanti che avrete il privilegio di visitare c’è quella dedicata a San Giuseppe. Sebbene sia di dimensioni ridotte, l’interno di questa chiesa vi lascerà a bocca aperta con le sue forme curve che caratterizzano pareti e cupola.
Percorrendo una strada in salita, raggiungerete il Duomo di San Giorgio, il simbolo più noto di Ragusa Ibla. Questo monumento è il capolavoro di Rosario Gagliardi, l’architetto che ha guidato la ricostruzione del barocco nel Val di Noto. Il suo geniale utilizzo della prospettiva nel progetto iniziale ha permesso di mettere in risalto la luminosa cupola ottocentesca.
Caltagirone, un viaggio colorato nel barocco siciliano
Scoprire Caltagirone significa immergersi in secoli di storia in una pittoresca cittadina collinare. Rinomata per la sua produzione di ceramica e presepi, questa località vanta una posizione privilegiata, affacciandosi su tre alture e dominando un paesaggio di valli verdissime.
Le maioliche, testimonianza dell’antica maestria artigiana calatina, sono presenti ovunque, non solo nei numerosi negozi che animano le vie del centro storico: si trovano anche negli scorci cittadini, negli edifici storici, sui ponti e persino sulle facciate delle chiese, come quella della suggestiva chiesa di San Pietro.
Esplorando Modica: una fusione di cioccolato e barocco
Immergersi nell’atmosfera di Modica è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi. Oltre al delizioso cioccolato artigianale che vi regalerà sensazioni indimenticabili, questo affascinante borgo barocco nella provincia di Ragusa offre molto di più.
La città si presenta come un labirinto di stradine e scalinate che si snodano tra palazzi e chiese dall’elegante tonalità di miele. Il barocco qui non è concentrato in un’unica via o piazza, ma per scoprire le sue perle nascoste sarà necessario scrutare e esplorare con attenzione. Potreste trovarvi un po’ disorientati all’inizio, ma la ricompensa sarà più che appagante.
Numerosi monumenti punteggiano la zona circostante corso Umberto I, la via principale nella parte bassa di Modica. Non perdetevi la visita alla chiesa di San Pietro e all’antica chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore, al Museo Civico Archeologico, al Museo del Cioccolato, che è un obbligo per tutti i golosi, e non dimenticate di fare un salto al Museo Casa natale di Salvatore Quasimodo, poco distante.
Modica è conosciuta anche come la “città delle cento chiese”. Durante la vostra visita, vi imbatterete in numerosi edifici sacri, ma il Duomo di San Giorgio rappresenta sicuramente il gioiello più sfarzoso, con il suo scenografico ingresso composto da 250 gradini. A pochi passi da qui si trova il sontuoso Palazzo Polara, dimora nobiliare di grande eleganza. Se vi concederete una passeggiata di circa dieci minuti in salita, raggiungerete il Belvedere del Pizzo. Fermatevi per un momento, godetevi la vista sulla città e poi proseguite la vostra esplorazione per le strade di Modica.
Modica è un luogo che non si può descrivere a parole, ma va scoperto personalmente. La sua combinazione unica di cultura barocca e prelibatezze al cioccolato vi lascerà estasiati e desiderosi di ritornare. Preparatevi a perdervi nell’incanto di Modica: un viaggio che non dimenticherete mai.
Scicli, un viaggio che supera la fama de Il commissario Montalbano
Con una storia millenaria di 3000 anni, Scicli vanta un patrimonio che lascia senza fiato. La città, in qualche modo, ricorda Matera: un presepe elegante con sfumature dorate che catturano l’attenzione. Qui, come in altre zone della Sicilia, si possono trovare antiche abitazioni scavate nella roccia.
Il cuore pulsante di Scicli è Via Francesco Mormino Penna, una strada maestosa fiancheggiata da locali, boutique, palazzi storici e chiese affascinanti. Tra queste, spiccano il Palazzo Comunale, la Chiesa di San Giovanni Evangelista con il rinomato Crocifisso di Burgos – conosciuto anche come “Cristo in gonnella” – e l’Antica Farmacia Cartia, all’interno del sontuoso Palazzo Spadaro, uno degli edifici barocchi più magnifici della città. Non si può non notare anche il maestoso Palazzo Bonelli Patanè, che affascina i visitatori con la sua maestosità.
Piazza Busacca, nelle vicinanze del Municipio, merita una visita per ammirare il virtuosismo del rococò nella Chiesa della Madonna del Carmine e la statua dedicata al banchiere locale Pietro di Lorenzo, che onora la sua memoria.
Imperdibile anche la Chiesa Madre di Sant’Ignazio in Piazza Italia, il maestoso Palazzo Beneventano, splendidamente decorato con mascheroni insoliti, e la suggestiva Chiesa di San Bartolomeo, che si erge come un gioiello incastonato nel suo canyon.
Scicli è una destinazione che brilla per il suo straordinario patrimonio artistico e culturale, che riflette la sua storia millenaria. Una visita a questa città affascinante è un’esperienza che rimarrà impressa nella memoria di ogni visitatore.
Esplorando il capolavoro del barocco siciliano: Noto
Noto, la splendida capitale del tardo barocco siciliano, affascina tanto da sembrare un dipinto o il set di un film. Tra le otto città che compongono il Patrimonio UNESCO del tardo barocco siciliano (Caltagirone, Militello Val di Catania, Catania, Ragusa, Noto, Modica, Palazzolo, Scicli), Noto si distingue come la più rappresentativa, con un barocco che si esprime in maniera teatrale e marcata come in nessun’altra.
Dopo la tragedia del XVII secolo, la città fu ricostruita in un nuovo sito, vicino al nucleo originale ma più prossimo alla costa. Una volta completato, il nuovo Noto divenne un elegante centro di assoluta armonia architettonica e urbanistica.
Il varco d’ingresso al centro storico è segnato dalla Porta Reale. Da qui, si può percorrere il corso Vittorio Emanuele II, la via principale di Noto. I primi edifici significativi che si incontrano sono la chiesa di San Francesco d’Assisi e il monastero benedettino del SS. Salvatore.
Continuando lungo il corso si giunge alla Cattedrale di San Nicolò, riconosciuta come edificio di interesse nazionale dal 1940. L’imponente facciata è ulteriormente valorizzata dalla scenografica scalinata che la precede. A pochi passi si trovano anche il palazzo Ducezio, sede del Municipio, il palazzo Landolina, il palazzo Vescovile e la chiesa di San Carlo al Corso.
Proseguendo, si arriva a piazza XVI Maggio, dove si trovano la chiesa di San Domenico, il convento dei Domenicani e il teatro Tina Di Lorenzo.
Da qui, è possibile percorrere via Nicolaci e ammirare le meravigliose decorazioni che arricchiscono i palazzi barocchi: putti, animali e creature mitologiche. Da non perdere è il mese di maggio, quando questa via si trasforma in un’esplosione di composizioni floreali in occasione dell’Infiorata, una tradizionale manifestazione artistica.
Visitare Noto è un’esperienza indimenticabile per chiunque ami l’arte, l’architettura e la bellezza raffinata. Il ricercato equilibrio delle sue strutture barocche può essere ammirato da una prospettiva professionale, permettendo di apprezzarne appieno la splendida maestosità.