I Monti Sicani vantano un’imponente presenza nel paesaggio delle terre interne della Sicilia occidentale. Situati tra le provincie di Palermo e Agrigento, i Monti Sicani sono caratterizzati da numerose riserve naturali: Palazzo Adriano e della Valle del Sosio, del Monte Carcaci, del Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco, e del Monte Cammarata.
Quest’incantevole regione è adornata da antichi borghi e siti naturali ideali per escursioni, trekking, passeggiate a cavallo e mountain bike.
Ogni angolo di questa zona racchiude testimonianze della sua lunga storia:
- il castello medievale del XIII secolo di Bivona,
- il castello borbonico risalente alla fine del XV secolo di Palazzo Adriano,
- il castello di Federico II a Giuliana,
- il centro medievale di Prizzi,
- i borghi di origine araba di Burgio, Cammarata e Contessa Entellina,
- le storiche fontane di Castronovo di Sicilia,
- le chiese e i monasteri cinquecenteschi come quello di Chiusa Sclafani,
- la cinquecentesca chiesa di San Giovanni Gemini,
- i siti archeologici di Sambuca di Sicilia,
- luoghi di pellegrinaggio come l’eremo di Santa Rosalia a Santo Stefano di Quisquina.
Inoltre, questa regione vanta un ricco patrimonio enogastronomico, grazie a terreni che permettono pascoli rigogliosi e alla tradizione di produzione di formaggi pregiati ottenuti dal latte di pecora e di vacca, come i caciotte e i caciocavalli. I salumi di piccole aziende agricole locali, la frutta e la verdura del territorio e i vini completano questo indiscusso tesoro culinario.
Attraverso una combinazione di bellezze naturali, ricchezza storica e tradizioni gastronomiche, i Monti Sicani offrono un’esperienza che soddisfa ogni palato e anima avventuriera.
Esplorando i Monti Sicani: la Sicilia che non ti aspetti
Il Parco dei Monti Sicani, istituito nel 2012 e poi soppressò il 23 luglio 2019 a seguito di un ricorso al TAR, era composto da 12 comuni e quattro riserve naturali.
Per raggiungere il parco è necessario utilizzare l’auto poiché non sono disponibili altri mezzi di trasporto. Le strade di accesso variano in base alla zona interessata. L’accesso al parco è libero, ma si applicano le regole comuni a tutti i parchi. All’interno del parco, le diverse arterie stradali permettono di raggiungere comodamente i comuni circostanti, quindi l’automobile risulta essere il mezzo di trasporto più adatto. Si consiglia di fare riferimento a una mappa del Parco dei Monti Sicani per orientarsi meglio durante gli spostamenti.

I Monti Sicani, nella regione della Sicilia, costituiscono l’essenza dell’entroterra, contrapposti ai luoghi turistici affollati e frequentati. Questo territorio è di difficile accesso e va oltre una semplice indicazione geografica. Parliamo dell’entroterra agrigentino: un’ampia area interna che si estende dalle ventose spiagge della costa sud fino alle porte di Palermo, bagnata dal canale di Sicilia. Questa zona montuosa è remota e isolata, con un’economia prevalentemente pastorale e una moltitudine di paesi e borghi arroccati su se stessi. Qui tutto vive e si muove secondo i propri ritmi e modalità. Il futuro, l’economia e le speranze degli abitanti passano attraverso le antiche rovine della mitica Valle dei Templi e dal capoluogo Agrigento, che fino a poco tempo fa rappresentava l’unico modello di sviluppo turistico per l’intera provincia.
In passato i paesi sui monti Sicani si sono svuotati a causa dell’emigrazione. Tuttavia oggi si sta verificando un’inversione di questa tendenza, con moltissimi giovani che fanno ritorno ai piccoli paesini sulle montagne. I nuovi abitanti, spesso discendenti di chi era partito, provengono da altre realtà, come città cosmopolite, ricche di culutre e di tecnologia. Tuttavia si sono innamorati di queste terre, riscoprendo un legame ancestrale con questi paesi. La loro visione è interessante, poiché hanno un’apertura mentale verso l’Europa e il futuro.
In viaggio verso i Monti Sicani: alla scoperta di una Sicilia diversa
La bellezza intrinseca di una vita fuori dal tempo, scandita dal ritmo delle stagioni e dai lavori nei campi, dai piacevoli scambi di parole al bar con gli anziani del luogo, dalla preparazione artigianale della pasta, dai mestieri che ormai appartengono al passato, dalle festività religiose che riuniscono la comunità, dal calore del sole e dalla luce che lo accompagna. Questi giovani credono in tutto ciò e vi si impegnano con tutta la loro energia, riuscendo in un breve periodo a trasformare la normalità di queste località in risorse, l’isolamento in unicità e l’accogliente ospitalità innata dei locali in opportunità turistiche. I risultati ottenuti sono semplicemente incredibili.
Infine, tutti concordano su un aspetto fondamentale: occorre rimanere fedeli a se stessi e offrire ciò che si ha da dare, senza artifici o mistificazioni, senza il bisogno di frequentare corsi di formazione. L’isolamento si trasforma così in una preziosa risorsa. Questo emozionante viaggio rappresenta un’esperienza unica nell’anima più autentica dell’interno della Sicilia, fatto di incontri memorabili, esperienze straordinarie e camminamenti spontanei, in perfetta armonia con la natura.
Il punto di partenza è Sant’Angelo Muxaro, città leggendaria del mitico re Kokalos e antica capitale dei coraggiosi Sicani, attualmente un tranquillo paesino situato nella campagna remota della provincia agrigentina, incastonato armoniosamente su una collina di cristalli di gesso. La calorosa e accogliente comunità locale ospita nelle loro abitazioni, offrendo un tipo di accoglienza diffusa, da cui potremmo iniziare un trekking esplorativo che si svilupperà a stella per un intero periodo di una settimana.
Ogni giorno si scopriranno luoghi suggestivi e naturali presenti nel territorio, grazie all’illuminazione e alla guida di personaggi locali, che saranno fonte di ispirazione per i nostri passi. Incotreremo Angelo, il pastore dallo sguardo azzurro, Aldo, il saggio guaritore dalle fattezze elfiche, Lorenzo, il pastore che scolpisce nuvole, Maria e Angelo, i fornai del paese, i giovani del Farm Cultural Park di Favara, le capre girgentane dell’azienda Casuccio, Paolo di Caltabellotta e molte altre affascinanti personalità. Tutte queste persone sono legate al territorio, sia che vi siano tornate, sia che vi abbiano deciso di stabilirsi. Essi non cercano solo speranze per la regione, perché essi stessi sono le speranze del luogo. E non possiamo dimenticare il personaggio fondamentale, senza il quale tutto ciò non sarebbe stato possibile: Pierfilippo, uno dei giovani che sono tornati al paesello e che qui hanno iniziato a sognare. La sua visione del futuro è contagiosa e illumina anche chi non era pronto a credere che una vita così potesse tornare a entusiasmare tanti giovani.