In Sicilia troppi bambini e ragazzi soffrono una condizione di sovrappeso o di obesità.
A porre in evidenza questo tema è stata l’Associazione Italiana Cultura Qualità, in occasione del convegno che si è tenuto ieri al dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo per la Giornata mondiale della sicurezza alimentare.
Si tratta di un problema che riguarda quasi il 30% dei giovani siciliani.
Obesità e sovrappeso in Sicilia: un problema da risolvere
Ieri, 7 giugno 2023, era la Giornata mondiale della sicurezza alimentare e per l’occasione l’AICQ ha voluto lanciare un segnale d’allarme a tutta la Sicilia.
In questa regione d’Italia il fenomeno dell’obesità infantile ha, infatti, una fortissima incidenza, come dimostrano gli ultimi dati Istat (si riferiscono al 2019/2020, ndr).

La Trinacria è al settimo posto nella classifica italiana per quanto riguarda i bambini o ragazzi in stato di obesità o sovrappeso nella fascia d’età compresa tra i 3 e i 17 anni.
Traducendo in numeri, 211.000 sono i giovani che soffrono di questa condizione, ovvero il 29,4% del totale.
Una percentuale davvero allarmante, considerando il fatto che essa risulta ben più alta della media nazionale (26,3%).
Per questo, secondo l’AICQ è necessario promuovere all’interno della regione una maggiore attenzione sui temi legati all’educazione alimentare e sui modelli di consumo sostenibile, soprattutto tra i giovani.
Un fatto ancor più evidente dopo la pandemia, periodo storico che ha contribuito a peggiorare ulteriormente la situazione, tanto da portare alla coniazione del termine ‘covibesity’, unione delle parole Covid e obesity.
Italia troppo grassa
Il problema relativo all’alto tasso di obesità e sovrappeso tra i giovani non riguarda soltanto la Sicilia, bensì tutta l’Italia.
La nostra è una delle Nazioni in cui bambini e ragazzi sono tra i più grassi d’Europa.
L’Italia segna, infatti, il tasso maggiore di obesità infantile maschile a parimerito con Cipro (21%), mentre complessivamente il 42% dei maschi italiani è obeso o in sovrappeso (solo Cipro ha una percentuale peggiore: 43%).
Passando alle donne, anche le bambine nel Belpaese hanno uno dei tassi più alti di obesità e sovrappeso: ben il 38%.
Dati che dimostrano come sia fondamentale educare lo Stivale a mangiare più sano e a svolgere più attività fisica, fin dalle fasce d’età più basse.
Un tema – quello dell’educazione alimentare per il benessere nell’età infantile – di cui l’AICQ Sicilia continuerà a parlare nei suoi convegni, con l’obiettivo di far interagire produttori, medici, professori universitari, insegnanti, genitori e tutte quelle figure professionali che potrebbero contribuire a promuovere una cultura dell’alimentazione.
Ciò non vuol dire smettere di mangiare le specialità siciliane o italiane, bensì di goderne nei giusti limiti, moderando gli eccessi ed evitando soprattutto di consumare il cosiddetto junk food.