Stop alle carrozze trainate da cavalli a Palermo. È questa la richiesta avanzata negli ultimi giorni da diverse sigle animaliste. Il caldo estremo che ha travolto la Sicilia nelle ultime settimane non ha, infatti, colpito soltanto gli uomini, ma anche gli animali. Così sono fioccate le segnalazioni di cavalli stramazzati al suolo a causa del caldo e dello sforzo o comunque in grande sofferenza. Legata allo stesso tema, poi, sta tenendo banco anche una polemica relativa ad alcune pubblicità che dovrebbero comparire sui bus dell’Amat.
Carrozze e cavalli a Palermo, gli animalisti vogliono il divieto
A intervenire sul tema sono state diverse sigle animaliste, tra cui Ada, Lida, Oipa ed Enpa. Queste hanno diramato una nota chiedendo di vietare l’utilizzo di cavalli per trainare le carrozze in centro città. “Siamo stanchi di vedere cavalli stramazzati al suolo, è anacronistico l’uso del cavallo in città in mezzo a clacson, bus ed auto, sovente sull’asfalto cocente e con orari di lavoro proibitivi e str essanti. È ora di mettere mano a livello regionale ai bandi per la conversione delle licenze da trazione animale ad “ape car”. Diffideremo e denunceremo il sindaco Lagalla e l’assessore al benessere animale oltre che la polizia municipale“, si legge nella nota.

Gli animalisti hanno spiegato come abbiano “segnalato costantemente alla polizia municipale la presenza di carrozze abusive in tutto il centro storico. Tali segnalazioni sono state effettuate sia telefonicamente, alla centrale operativa dei vigili urbani, che in forma scritta allo stesso comando. Proprio ieri abbiamo appreso la convalida degli arresti domiciliari di uno “gnuri” (si tratta del cocchiere/conducente delle carrozze) piuttosto conosciuto“.
La richiesta è chiara: “Chiediamo che venga rispettato il concetto di legalità e soprattutto che vengano puniti gli abusivi con il relativo sequestro delle carrozze ed eventualmente dei cavalli, qualora fossero sprovvisti di codice stalla. Capita infatti che le carrozze abusive e i loro cocchieri inciampino spesso nel mondo delle corse clandestine, e per tale reato è prevista la sospensione della licenza“.
La pubblicità sui bus e la polemica con Rizzi
Sul tema, dicevamo, è intervenuto anche Enrico Rizzi, animalista molto noto per le sue battaglie raccontate sui social. Proprio sui social Rizzi ha lanciato una raccolta fondi per poter realizzare alcune pubblicità sui mezzi pubblici di Palermo. L’obiettivo? Sensibilizzare i palermitani sulle sofferenze patite dai cavalli durante i servizi in carrozza per le vie del centro. La locandina scelta da Rizzi è molto forte: contiene, infatti, immagini di cavalli stramazzati a terra. Per questo Amat avrebbe tentennato, provocando la reazione di Rizzi.
L’animalista ha, infatti, inviato al Comune e ad Amat una diffida con messa in mora. Rizzi chiede il risarcimento del danno patito e spiega di dover dare conto a tutte quelle persone che hanno donato per permettere l’affissione. Secondo quanto riferisce il suo avvocato, la pubblicità sarebbe stata bloccata “per le conseguenze che avrebbe determinato”. Amat, però, è di differente avviso. “Noi siamo disponibili alla campagna pubblicitaria sul benessere degli animali – ha spiegato Giuseppe Mistretta, presidente Amat – Non siamo disponibili ad utilizzare immagini forti o che prendano di mira alcune categorie. Anche il sindaco è d’accordo su questa linea. La campagna ha un costo di 2 mila e siamo disponibili al confronto con gli animalisti“.