Arriva a Palermo un nuovo dispositivo per una gestione più agevolata del diabete. Delle specie di penne ‘smart’, quindi digitali, che possono essere ricaricate e riutilizzate: uno strumento che punta ad ottimizzare e personalizzare la terapia seguendo lo sviluppo delle diverse tecnologie. Ad adottarle l’Unità operativa di endocrinologia del Policlinico di Palermo, diretta dalla professoressa Carla Giordano, che questa mattina le ha distribuite ad alcuni pazienti affetti da diabete di tipo 1, attualmente in trattamento insulinico.
Come funzionano le penne ‘smart’
Queste penne ‘smart’ hanno un funzionamento molto semplice. Al paziente, ad ogni iniezione, vengono rilevate e memorizzate le informazioni riguardanti il tempo trascorso dall’ultima somministrazione, l’ora e la data di tutte le dosi iniettate, la dose somministrata, le unità assunte, e i dati di controllo del flusso.

Questa penna può iniettare fino a 800 dosi, che corrispondono a circa tre mesi di terapia. Essendo dati digitali, le informazioni sulla somministrazione del farmaco che vengono rilevate dalla penna possono essere utilizzate parallelamente ai dati di monitoraggio della glicemia. Ciò permette di evidenziare la relazione tra i livelli di glicemia e le auto-iniezioni effettuate. Inoltre, attraverso l’app “Free Style LibreLink”, è possibile trasferire le diverse informazioni ottenute tramite la penna ad un tablet, uno smartphone, o un Pc. Una mossa utile per essere sempre aggiornati sui propri dati sanitari personali.
Alcune dichiarazioni
A commentare l’arrivo del dispositivo è stata Carla Giordano, la direttrice dell’Unità operativa di endocrinologia del Policlinico: “Le smart pen rendono più semplice la gestione della malattia per i pazienti diabetici evitando errori nel dosaggio dell’insulina o di dimenticare le somministrazioni del farmaco. Al contempo forniscono dati più precisi al diabetologo e dunque consentono la gestione personalizzata della terapia che, se necessario, può essere adattata in tempo reale, prevenendo così le possibili complicanze della malattia. Questi dispositivi, quindi, aiuteranno le persone con il diabete a meglio gestire la terapia, permettendo di essere certi della dose di insulina assunta, e al tempo stesso faciliteranno i rapporti con il proprio diabetologo”.
Ad intervenire anche Maurizio Montalbano, commissario del Policlinico: “L’Azienda ospedaliera universitaria conferma la sua attenzione all’innovazione tecnologica per garantire ai pazienti un’assistenza sanitaria adeguata e una buona qualità di vita, riducendo l’invasività della malattia nella vita quotidiana. Queste tecnologie, attraverso sistemi semplici da usare, rendono più normale la vita dei diabetici”. Ciò rappresenta un passo avanti per il trattamento del diabete, a dimostrazione dell’importanza delle tecnologie nel mondo della sanità nel 2023.