Da uno studio pubblicato dal Sole 24 Ore e realizzato su tutti i settemila Comuni italiani, emerge che Carini, cittadina a nord-ovest di Palermo, in provincia del capoluogo siciliano, è il terzo comune più attrattivo d’Italia.
Questo, nella fascia di abitanti a cui Carini appartiene, quindi quella dai 35mila ai 65mila, solo dopo Voghera e Cantù.
Non solo, dallo studio emerge anche una tendenza positiva che fa raccogliere ai centri minori non lontani dalle grandi città, ma più verdi e meno caotici, un discreto successo.
Il comune palermitano di Carini
“Si tratta di un importante riconoscimento per tutta la comunità. Il nostro Comune piace e cresce ed è l’unico della Sicilia a rientrare nella classifica”. Così commenta il sindaco di Carini, Giovì Monteleone, con un certo orgoglio e anche con un pelo di stupore per un risultato per certi versi inaspettato.
“Se questo accade – aggiunge il sindaco – è perchè, oltre alla posizione strategica del territorio (vicino al mare, al capoluogo e all’aeroporto) e alla sua bellezza paesaggistica, a Carini gli uffici comunali funzionano e sono in grado di offrire tutta una serie di servizi”.
Tuttavia, Montenapoleone commenta anche, con grande professionalità: “Ovviamente siamo consapevoli anche delle criticità esistenti, alle quali stiamo lavorando. Purtroppo, mentre la popolazione cresce, le risorse economiche e il personale comunale dipendente sono in diminuzione e questo complica la gestione delle problematiche”.
Lo studio sui comuni più attrattivi d’Italia
La classifica è stata stilata dalla testata milanese sulla base dei bilanci demografici mensili Istat del periodo aprile 2022-aprile 2023, ed è rapportata alla popolazione residente e messa a confronto con gli stessi dati del 2019.
Dall’analisi del saldo migratorio elaborato tra iscrizioni e cancellazioni da e per altri comuni, emerge che i centri minori, meno caotici e più verdi, poco distanti dalle grandi città sono attrattivi per i loro abitanti, e soprattutto per quelli che decidono di trasferirvisi.

E questo è proprio il caso di Carini, dove il saldo migratorio è molto positivo: arriva ad un 9,55% (con una differenza rispetto al 2009 di +1,68%). Nella stessa fascia, sopra i 35mila abitanti, hanno riportato risultati migliorri solo Voghera, nel Pavese, e Cantù in provincia di Como, con un saldo di poco superiore al 10%.
Lo studio, pubblicato lo scorso 1 agosto, è stato realizzato su tutti i settemila Comuni italiani, divisi per fascia di popolazione: oltre 250mila residenti, tra 65mila e 250mila; tra 35mila e 65mila; tra 15mila e 35mila; tra 5mila e 15mila e sotto i 5mila.
Carini è in perfetto equilibrio tra stimoli, benessere e servizi
Il saldo tra iscrizioni e cancellazioni anagrafiche interne al Paese Italiano, dunque, premia infatti i centri minori nell’orbita di grandi aree urbane che offrono benessere e servizi.
Carini è il terzo comune per estensione della provincia Palermitana, conta meno di 39mila abitanti e dista soltanto 26 chilometri dal capoluogo. Come ricorda il sindaco, i servizi della cittadina funzionano e il benessere è dovuto ad un grandioso equilibrio tra verde e tranquillità, praticità ed esigenze dei cittadini, e influenze urbane vicine, ma non “disturbanti”.
Nel comune siciliano, infatti, sono presenti due aree verdi importanti: il Bioparco di Sicilia e la Riserva Naturale Grotta di Carburangeli. Non mancano, tuttavia, centri commerciali forniti di tutto, botteghe locali, e centri per spettacoli culturali.
Tutto questo, a solo una mezz’oretta di macchina da Palermo e dal suo areoporto, quindi dal resto del mondo.