Com’era chiamata la Sicilia durante la sua storia millenaria? Questa questione è un intreccio di studi, fonti, interpretazioni, notizie e soprattutto nomi.
Sicilia non fu l’unico nome che l’isola conobbe: la comparsa dell’uomo è stimata tra 20mila e 18mila anni fa, con gruppi organizzati che vennero raffigurati nelle pitture rupestri.
Troppo pochi e divisi in clan, queste popolazioni non identificarono un territorio che non fosse quello a loro noto e circoscritto, così bisogna ricorrere al mito per assegnare un nome a questa terra, principalmente conosciuta nella mitologia greca come isola dei Ciclopi, Lestrigoni e Lotofagi.
I nomi della Sicilia, l’isola millenaria
La Genesi invece identifica la Sicilia come la terra dove arrivò il pronipote di Noè, Elisa, giunto dopo il Diluvio con i Feaci, da cui deriverebbe il nome dei discendenti.
Eusebio di Cesarea così scriveva Elisa quo Siculi, Elisa da cui Siculi: il mito è un potente passepartout che aiuta e dipana situazioni complicate.
Da qui Omero, Diodoro, Tucidide, Plinio, Erodoto e Virgilio. Un’intricata selva nella quale difficilmente gli studiosi hanno trovato una posizione comune e condivisa.
Solitamente una terra prende il nome da un popolo che la occupa e che spesso si identifica nel suo re, una prassi non del tutto valida per la Sicilia.
Tralasciando il Vecchio Testamento, Omero nell’Odissea parla della Trinacria con il passo “ti verranno incontro le belle spiagge della Trinacria, Isola, dove pasce il gregge del Sol”.
Si tratta dell’isola dove pascolavano gli armenti sacri del dio Helios (Sole), dai quali Circe mette in guardia Ulisse avvisandolo che mangiare uno solo di quei capi avrebbe condannato l’equipaggio, ma durante uno dei molti e strani sonni in cui il navigatore cadeva per opera degli Dei i suoi uomini, stanchi di cacciagione, frutta, vegetali e pesca, arrostirono diversi vitelli, decretando la loro fine.
Dunque Trinacria è il primo nome, Treis Akra in greco, ovvero i 3 vertici dell’Isola, le tre gambe. Alcuni studiosi parlano anche di un Re, Trinacrios, altri individuano nel termine Trinacria due prodotti abbondanti nell’Isola: fichi e olio.
La famosa Triscele con le tre gambe è una Gorgone che, al posto delle serpi sui capelli, ha le spighe di grano tanto care ai Romani che consideravano l’Isola il granaio di Roma.
Altro nome molto interessante è Vitulia, la terra dei vitelli sacri a Helios: Omero nell’Odissea, oltre a parlare della conformazione dell’isola, ne descrive il territorio compreso tra Taormina e Messina.
Studiosi e linguisti hanno visto in questo termine il nome da cui deriverebbe Italia: Vitulia ha inoltre attraversato lo Stretto andando a identificare alcune zone della Calabria.
A Trinacria seguirà Sicania: qui si parla di una popolazione che alcuni studiosi ritengono autoctoni, altri invece provenienti dalla Penisola Iberica dopo una migrazione via terra dopo essere scacciati dai Liguri, guidati dal loro Re Sikanos.
Questa popolazione occupò buona parte dell’isola, che da loro prese il nome Sikania: i Sicani, attestati dal Neolitico, sono menzionati anche sulla Penisola nell’Eneide.
Virgilio infatti li inserisce tra le popolazioni alleate dei Rutili contro Enea, chiamandoli Sacrani. Si sa, dai ritrovamenti a Hippana, che i Sicani forgiavano metalli (con ritrovamenti di gioielli e armi), che furono grandi capi e che erano a stretto contatto con Cartagine.
Dopo Sicania ci fu un nuovo nome, quello con cui i Greci identificheranno l’isola: SiKelia. Il nome deriva dai Siculi, popolo di origine indoeuropea che si stanziò inizialmente tra Lazio e Abruzzo e che, insieme ad altri popoli, diedero vita alle sanguinose e lunghe guerre Italiche contro Roma, per vedere loro riconosciuti diritti e dignità.
Presenti ad Albalonga,città dove nacquero Romolo e Remo, ebbero un mitico Re, Italo, (altra suggestione in merito al nome della nostra Penisola) e un altro capo, Sikelios, che attraversò la penisola per arrivare in quella terra che da quel popolo prese il nome: Sicilia.
I Siculi entrarono in confitto con i Sicani e la guerra vide la loro supremazia: così ricacciarono i Sicani in un territorio limitato nella zona occidentale, mentre loro si riservarono quella orientale. Qui furono i signori indiscussi per circa 300 anni fino all’arrivo dei Greci.
Un altro popolo che occupò l’Isola furono gli Elimi,che però non lasciarono il loro nome e l’origine è avvolta nel mistero. Si pensa addirittura che possano essere alcuni profughi fuggiti da Troia.
Dunque i nomi in totale sono stati Trinacria,Vitulia, Sicania e Sicilia. Questi nomi rimasero nella storia e, soprattutto l’ultimo, non venne mai cancellato, ma addirittura divenne il nome per altre regioni della Penisola.
Laureata in Comunicazione e Valorizzazione del Patrimonio Artistico Contemporaneo, collaboro attivamente con riviste e testate web del settore culturale, enogastronomico, tempo libero e attualità.