La Sicilia è da sempre una delle mete più ambite e apprezzate dai turisti, ma non solo. Anche per gli stessi siciliani girare da una parte all’altra dell’isola equivale ad una vera e propria scoperta. Infatti, la morfologia del territorio cambia completamente da una capoluogo all’altro, se non da un paesino all’altro. Tra le città più visitate e rinomate, tuttavia, c’è proprio Palermo, capitale del barocco. Godersela a pieno in un giorno è praticamente impossibile: con i suoi scorci, la sua storia, e le sue tradizioni, sono necessari almeno quattro giorni pieni per visitarla come si deve.
Tuttavia, se avete a disposizione un solo giorno, ci sono alcune tappe che proprio non potrete perdervi. Luoghi storici, affascinanti, densi di cultura e tradizione. Per questo, vi consigliamo di partire dalla Cattedrale, vero simbolo della città: imponente e caratterizzata da diverse influenze – romana, bizantina, araba, normanna, aragonese, spagnola e infine asburgico-borbonica -, proprio per via dei tanti stili architettonici che la caratterizzano, la Cattedrale è un esemplare unico in tutta Italia.
I mercati e il Palazzo dei Normanni
Anche se non siete mai stati a Palermo, siamo sicuri che li avete già sentiti nominare, poiché la loro fama li precede. Stiamo parlando dei mercati cittadini di Ballarò e Vucciria. Il primo è indubbiamente il più celebre, se non il più antico della città. Caratterizzato da un vociare costante, col dialetto siciliano che scorre tra una via e un’altra, il punto di forza di questo mercato è la freschezza dei prodotti, tutti provenienti dalle campagne vicine.

Oltre questo, potrete trovare arance, formaggi, pesce, verdura di tutti i tipi e, ovviamente, lo street food. I venditori locali, altro gioiello di questo luogo, sapranno traghettarvi da una prelibatezza all’altra. Da provare, assolutamente, pane e panelle, il pani câ meusa – il panino con la milza – e il classico sfincione palermitano. Una volta arrivati alla Vucciria, tuttavia, noterete subito le differenze con il mercato di Ballarò: più piccolo e meno turistico, questo è sicuramente più autentico rispetto al primo. Qua si respira la vera Palermo, tra il vociare di sottofondo, l’odore di pesce, e una bellezza decadente che è tipica del quartiere, ma che vi lascerà senza fiato. Imperdibile.
Piazza Pretoria, i Quattro Canti e il Teatro Massimo
Questi ultimi tre punti sono in linea d’aria uno dietro l’altro così che, dopo una lunga giornata alla scoperta di Palermo, potrete rilassarvi e godervi una cena in uno dei tanti ristoranti di pesce in città. Partiamo da Piazza Pretoria, nota anche come ‘Piazza della Vergogna’. Il nome deriva proprio dalle numerose statue rappresentate che appaiono nude: l’opera è stata realizzata da Francesco Camilliani, e risale al XVI secolo. Leggermente nascosta rispetto alla via principale, qui il silenzio prende il posto del caos: questa piazza è l’ideale per rilassarsi e godersi il tramonto. Girando dietro l’angolo, vi ritroverete davanti ai ‘Quattro Canti’: qui si incrociano le due vie principali della città, via Maqueda e via Vittorio Emanuele. Questo, perciò, viene considerato il centro cittadino. Luogo di ritrovo di artisti, musicisti, e venditori ambulanti, il nome ‘Quattro Canti’ deriva dalle quattro strutture decorative che delimitano l’incrocio stesso.
Infine, non potrete perdervi il Teatro Massimo. Splendido ed elegante edificio realizzato alla fine dell’Ottocento, questo è il più grande teatro d’Italia e il terzo più grande d’Europa. Se avete tempo vi consigliamo una visita al suo interno, anche se già da fuori è magnifico.